Motorsport
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Vivere le corse
E' quasi impossibile oggi trovare giovani in pista (in qualità di privati desiderosi di divertirsi con normali veicoli sportivi stradali). La pista è frequentata meno di quanto dovrebbe. Trovo quasi ed esclusivamente centauri partecipanti alle prove libere in moto. Di automobili quasi nessuna traccia. Ma la pista è una scelta fondamentale. Avere una guida incoscente su strada fa sì che molta gente dica: "Non dovrebbero produrre più auto che superino i 130km/h." Chi afferma queste sciocchezze non sa che i ragazzi spesso prendono una semplice utilitaria e nel weekend ubriachi hanno incidenti con conseguenze gravi anche a soli 70 km/h, oppure dopo aver fatto la spesa non rispettano importanti precedenze per usare il cellulare alla guida. In qualunque ufficio della Polizia Municipale, possono informarvi sul fatto che la maggior parte degli incidenti mortali avvengono in città con utilitarie e scooter a velocità che non consideriamo pericolose. I crash test vengono effettuati a circa 50 km/h (contro ostacoli estremamente rigidi e fermi), velocità alla quale le auto si distruggono per assorbire gli urti. Se le vetture andassero al max a 130 km/h poco cambierebbe in realtà. Sta alla nostra maturità comportarci bene, non è che tutto ci deve essere imposto per evitar problemi. Questa sezione illustrerà quindi quanta disciplina, inaspettatamente, si cela dietro una seria passione per i motori.
Le vetture da corsa sono dei purosangue nei quali ogni singolo organo è studiato prettamente
per un solo scopo: la massima performance. Anche il pilota deve entrare nella stessa logica.
Image's copyright: McLaren Group