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I/O Pilota
Sicurezza stradale in moto
Semplici ma fondamentali consigli per tornare "vivi" a casa
Il discorso introduttivo della guida sicura in auto in realtà vale anche per le moto. Anzi, in moto la produnza necessaria deve essere di gran lunga superiore in quanto il corpo è direttamente esposto agli ostacoli ed agli urti. Ovvio. Ma non solo, la moto ha due punti di contatto con il suolo, la metà di quelli di un'auto ed il primo pericolo cui si va in contro è quindi quello della precarietà dell'equilibrio quando si curva piegando il mezzo su un manto stradale ricco di sconnessioni, buche, bozze, tratti di vernici per la segnaletica, sistemi di giunzione sulle rampe dei ponti e così via.
"Bozze killer" sull'asfalto
Molti le avranno notate; molti altri no. Il problema per i mezzi che viaggiano su 2 ruote non si limita più alla buca che presa in curva in piega ti fa cadere, bensì a delle pericolosissime bolle che si vengono a formare come difetto nell'asfalto. Questa sorta di sporgenza è in grado di ruotare violentemente il manubrio di una moto qualsiasi anche a velocità moderate. Ciò significa che sebbene siano sempre stati imputati all'alta velocità gli incidenti di questo tipo, ora ho la certezza (avendo visto la scena in diretta di una caduta ed avendo io rischiato la stessa cosa) che così non è. Nella mia città alcune persone sono morte prendendole inaspettatamente e con un'angolazione che ha provocato la rotazione improvvisa della moto con conseguente caduta e finale affatto piacevole. Proprio quando ci è scappato il morto, chi di dovere è intervenuto subito aggiustando l'asfalto. Questo immagino che voglia dire... "Sò benissimo che non accade solo a chi corre."
Strade e pretese
Ignorate il vostro diritto di precedenza (non il dovere)
Girare per strada in moto e con il codice stradale nella testa a poco serve dato che nel momento in cui subite un torto le conseguenze per voi centauri sono spesso dolorose e con la ragione ci fate poco... Soprattutto alle precedenze è necessario prendere l'abitudine di osservare se chi sopraggiunge è realmente intenzionato a darci la precedenza. Se così non è, a poco serve pretendere una precedenza accelerando. Credo proprio sia meglio perdere 8 - 9 secondi in più (ovvero niente) e restare dietro. Le questioni di principio fanno solo passare brutte nottate al pronto soccorso e fanno perdere tanto tanto tempo dal carrozziere/meccanico. Ricorda che non possiamo pretendere che tutto il mondo si alzi la mattina e guidi in funzione delle nostre esigenze. Siamo noi che dobbiamo prevedere le situazioni pericolose ed evitarle con la nostra maturità. Quindi se hai comprato la tua nuova sportiva a due ruote, cerca di capire che i tuoi diritti su strada non li puoi pretendere e non incontrerai sempre guidatori attenti come te o che sappiano interpretare i tuoi comportamenti in moto. Quando passi un incrocio fallo a velocità moderata e dando un'occhiata a ciò che può sopraggiungere dalla strada trasversale. Quando effettui un soprasso fallo ad una velocità di poco superiore al mezzo che precede in tal modo, se il conducente dell'auto che hai avanti non segnalerà la sua svolta con la freccia, farai in tempo a frenare. Non sorpassare colonne di auto e mezzi pesanti che sono fermi nel traffico. Muoviti tutt'al più a passo d'uomo e aspettati che qualche pedone ti spunti davanti all'improvviso. Se procedi adaglio, cioè alla velocità minima per stare in equilibrio su una moto, non investirai nessuno o, meglio, non ti scontrerai con un'auto che esce da un passo carraio o da una traversa. Non sorpassare su una striscia continua anche se hai la moto ed in particolar modo laddove vi sono tratti con attraversamenti.
Inversioni a U
Sono le più inaspettate; ho parlato con chi, mentre ero in moto ha effettuato un inversione a U proprio davanti a me mettendomi a rischio... Il più delle volte la risposta è stata: "Pensavo di farcela, mi sembravi lontano!" Invece a 70 80 km/h la moto da l'impressione di andare più piano rispetto ad un'auto nella stessa condizione. Probabilmente per il minor volume che occupa, chi deve azzardare strane manovre pensa di farcela più facilmente. Ora più aumenta la velocità della moto e più è alto il rischio di non riuscire a frenare in tempo. Logico. Gli automobilisti che sono anche motociclisti lo capiscono tutti gli altri non tanto. L'accelerazione, ovvero la tipica aperta, è ancor più pericolosa perchè imprime sulla moto una forza maggiore da frenare piuttosto che in situazione di moto uniformee quindi di velocità costante.
Traverse
Non si tira mai su strade che hanno delle traverse, specie quelle in città o nell'extraurbano andando in periferia... Nemmeno delle aperte giusto per dire, solo un attimo... Sono insidiose e piene di gente che esce di casa senza guardare più di tanto per via dell'abitudine. In campagna poi, dopo pranzo, spesso trovo persone che si mettono alla guida dopo aver bevuto qualche bicchierino di troppo. Mi dispiace dirlo ma è così, non me lo invento. La sera poi manco a parlarne, galline, gatti e topi attraversano spesso la strada e se stai in macchina è un conto, ma se stai in moto, scansarli diventa difficile anche se procedi piano. Nelle traverse dove non si capisce bene di chi è la precedenza, dalla anche se ce l'hai e senza indecisioni. Fermati e fai un cenno chiaro di passare.
Freccia a destra e poi svoltano a sinistra
Vespini, Apetti e 80enni sopra... freccia dimenticata da km, se non anni. Probabilmente in garage la loro lambretta è ferma sempre con la freccia accesa. Ma dove girano loro? Dalla parte opposta. E a chi fanno male le lamiere di cui sono costituiti questi mezzi ormai d'epoca? Ai motociclisti! Stategli alla larga soprattutto se avete 16 anni. I più adulti già lo sanno. Fare i ganzi non serve. Abbiatene timore.
E' passata l'ambulanza resto fermo lo stesso
E già, iniziate a prendere l'abitudine (su qualunque mezzo viaggiate) che da un pò di tempo l'ambulanza non è più sola. Molto spesso l'auto medica la segue e chi parte all'incrocio subito dopo il passaggio del primo mezzo di soccorso si ritrova incollato all'auto medica. In altri casi a mezzi delle forze dell'ordine che si erano offerti di aiutare nella corsa l'autoambulanza. Date sempre un'occhiata in più. Arriverete a destinazione con 20 secondi di ritardo... ma sani.
Veicoli che ci precedono con gli specchietti chiusi
Non so come mai ma quando guido (qualunque cosa) osservo tutto, e noto spesso veicoli che procedono adagio con gli specchietti chiusi. Sapete perchè sono pericolosi? Non tanto per lo specchietto chiuso (basta evitare di sorpassare) quanto più per il fatto che se guidi con lo specchietto chiuso per molti metri (non km) e non te ne accorgi, vuol dire che non sai guidare e che non ci guardi mai. La prima cosa che deve fare un'automobilista che ci sa far, è guardare gli specchietti, rendersi conto, prendere misure e distanze... Se uno non ci guarda ha una guida superficiale e pericolosa. Succede spesso nell'extaurbano dove i vecchietti uscendo dalla casa dove abitano da 80 anni, credono ancora di essere in casa pure in mezzo alla strada e non si accorgono che ormai ci sono i dischi volanti.
Moto nuova: non tirare se non la conosci!
Una volta acquistai una moto nuova dopo qualche giorno su una strada che percorrevo spesso ho osato un pò di più. La ruota anteriore si è sollevata e quando è riatterrata ha preso su una fenditura dell'asfalto. Il manubrio ha iniziato a sbattere da una parte all'altra (sbacchettava) e non avendo l'ammortizzatore di sterzo, è durato un bel pò. Pochi attimi che sembrano molto di più. Adesso anche se lo volessi fare apposta, non ci riuscirei e non mi spiego come sia possibile. Il fatto è che adesso la tengo con tutt'altra tecnica, ma sono passati anni. Significa che un mezzo nuovo non lo conosciamo e non lo possiamo prevedere. Dobbiamo imparare le sue reazioni, come si comporta, dove è favorito o sfavorito. Frasi di conoscenti e amici del tipo "Dai qua che ti insegno io a portarla!" servono solo a peggiorare le cose soprattutto se considerate che nelle prove che vedete negli appositi servizi, prima delle inquadrature definitive che verranno messe in onda, i piloti che provano girano parecchio tempo per conoscere la nuova moto utilizzata nel test e potervela quindi descrivere accuratamente. Non si sale e si va. Non esiste.
Ammortizzatori gomme freni
La manutenzione, specie sulle due ruote, viene considerata un optional, una cosa non necessaria. Niente di più sbagliato. Una moto è un mezzo con prestazioni superiori ad un veicolo grazie alla sua leggerezza. Pasticche e dischi consumati oltremodo allungano gli spazi di arresto in modo pericoloso. Le pasticche vanno cambiate quando la loro usura è al 50% ovvero quando raggiungono la metà del loro spessore iniziale. Gomme sgonfie impediscono alla moto di sterzare in modo corretto e di essere stabile. Quando il battistrada arriva ad uno spessore di circa 1,6mm significa che la gomma va immediatamente sostituita. Non montare gomme con differenti durezze o differenti disegni specie se usi la moto anche quando piove. Ammortizzatori scarichi o tarati male producono ondeggiamenti pericolosi che generano a loro volta instabilità. Ogni 10.000-15.000 km le sospensioni vanno revisionate per verificare l'integrità degli elementi di tenuta che impediscono a gas e olio di mescolarsi. Si tratta di componenti che invecchiano anche se la moto rimane ferma in garage. Questo genere di revisione è addirittura più importante per moto che girano soprattutto in città, nel traffico e su percorsi pieni di buche e rotture dell'asfalto. Il perchè delle revisioni... Lo stato non ci dice di tenere sotto controllo e in ordine i nostri mezzi per romperci le scatole. Un mezzo con ammortizzatori in ottime condizioni, con gomme con ridotto indice di usura e impianto frenante a puntino, ci da maggiore sicurezza e stabilità soprattutto in caso di manovre brusche in cui mettiamo in crisi il telaio per evitare un pedone o un animale. Di solito si pensa "non li cambio tanto vado piano" e poi al primo imprevisto TAC son dolori e rimorsi di coscienza che non si dimenticano più. Un mezzo in ordine ha spazi di arresto contenuti, sbanda meno e non ti fa finire nella cunetta o a ribaltarti sul bordo strada in caso di sottosterzi o sovrasterzi improvvisi ed incontrollati.
Gomme semi-slick sulla strada: bastano due gocce e vai per terra
Ecco perchè sono vietate. Con una gomma normale se inizia a piovere la moto è ancora molto stabile, con una semi slick bastano poche gocce e anche a 45 km/h vai giù. Vi è la totale assenza del utilissimo effetto drenante che hanno le gomme scanalate. Stesso dicasi per gomme eccessivamente usurate.
Ciclomotori con ruote da 10"
Più è ridotto il diametro della ruota del mezzo su cui viaggiate e meno è stabile. Questo significa rischiare di più di chi ha una ruota alta su ogni buca, ogni fenditura dell'asfalto, ogni ostacolo. Ma soprattutto in frenata e sul bagnato. Un diametro ridotto del cerchio porta a...
Fondo stradale
Più l'asfalto è chiaro e più è consumato. Fermandovi al semaforo con la moto o con il motorino, potete fare una prova strusciando il piede per terra. Quando poi l'asfalto riflette la luce del sole, allora dovete fare molta attenzione. Si comporterà come un metallo lucidato, più è lucido, più è liscio. Noterete che in molti casi (specie in città) l'asfalto è costituito da grani molto grandi, in questo caso è assolutamente vietato piegare o esagerare con le frenate. Occorre una guida morbida e più prudente del solito. Esistono inoltre numerosi altri fattori cui porre un sempre gradito eccesso di prudenza, si tratta delle strisce bianche sull'asfalto bagnato, i sistemi di giunzione sulle rampe dei ponti, il gasolio perso dai mezzi pesanti sul manto stradale e il pur sempre presente e traditore breccino.
Le strisce bianche sull'asfalto bagnato
La striscia bianca è risaputo, è quanto di più viscido e traditore puoi incontrare sull'asfalto. Sul bagnato poi... e con le gomme semi-slick il fenomeno si aggrava ulteriormente, l'attrito diventa quasi zero.
Sistemi di giunzione
Avrete notato la presenza di sistemi di giunzione lungo i ponti e lungo le rampe di accesso ai ponti. Quest'ultime presentano sistemi di giunzione intervallati che sono estremamente scivolosi sia in auto che in moto non solo nelle giornate di pioggia ma anche di sola umidità o se, purtroppo, qualche mezzo pesante ha perso gasolio lungo la strada. I sistemi di giunzione vanno presi con la moto praticamente diritta che non accelera ne frena in modo consistente.
Gasolio perso dai mezzi pesanti
Pericolo cittadino tipico, il gasolio perso dai mezzi pubblici. Non si è capito perchè, per come ma ogni tanto qualcuno va per terra senza motivo. Era l'asfalto oleoso a causa del gasolio. Non scambiatelo per la condensa del climatizzatore. Spesso nemmeno si vede. Le ruote frenando si bloccano e solo se siuscirete a dimostrare che l'autobus perdeva avrete il risarcimento dall'azienda di trasporti. Un mio amico fu parecchio fortunato perchè un vigile se ne accorse e testimoniò per lui.
Breccino
Moto. Ruote da 17". Battistrada superribassato. Se da quasi fermo prendi un sassetto, senti la moto che si sollevaper quanto la gomma è rigida. Provare per credere. Basta un sassetto alto un paio di cm. Pensate che effetto ha un'intero fondo di breccino. Fate attenzione al momento dell'anno in cui i contadini mietono il grano verso (maggio giugno) noterete che le strade sono più bianche, la polvere del grano rende il fondo stradale più scivoloso.
Abbigliamento protettivo
Il casco
Il casco integrale ti protegge come nessun'altra tipologia di casco. Non deve essere eccessivamente stretto, non deve cioè procurare fastidiosi mal di testa dopo essere stato indossato ma deve avvolgere il cranio e poter ruotare sullo stesso di pochi millimetri. I caschi con chiusura a doppio anello sono i più sicuri perchè non possono slacciarsi inavvertitamente; al contrario le chiusure a scatto possono essere allacciate male inavvertitamente e c'è la possibilità di non accorgersene. I caschi che non proteggono il mento sono pressoché inutili sia in moto che in motorino. Se in una caduta a faccia avanti non si fa in tempo a mettere le mani avanti o se l'impatto e talmente violento da non permetterci di porre resistenza, il viso impatterà sull'asfalto con rovinosi danni irreversibili alla dentatura e, nei casi più gravi alla mandibola. Ricorda che per arrivare a tali conseguenze basta una velocità di poco superiore ai 25-30 km/h. Non l'avresti mai detto vero.
Guanti, paraschiena, protezioni per le giunzioni, stivali, tuta
Dovrebbero essere indossati persino d'estate. L'asfalto rovente non perdona. I guanti in pelle sono i più affidabili contro le abrasioni. Se poi ci sono protezioni per le nocche ed il dito mignolo, meglio ancora. Il mignolo è la parte del corpo che subisce i traumi maggiori nelle cadute.
Sono ottimi ausili per la prevenzione di danni al corpo:
Paraschiena integrati nella giacca o indossati a parte; Protezioni per avanbraccia, petto, torace, spalle (una sorta di vera e propria armatura); Pantaloni antistrappo in tessuto tecnico (cordura) con protezioni incorporate. Ricorda che giacca e pantaloni sono della giusta misura quando le protezioni non ti danno fastidio piegando gli arti.
Gli stivali "tecnici" evitano le torsioni eccessive delle caviglie e dispongono di protezioni per la tibia, malleoli, talloni e tendine d'achille. Inoltre nelle zone di maggiore usura (sulla punta e vicino al mignolo) dispongono di placche che evitano danneggiamenti dello stivale stesso.
Tuta (per l'uso non pistaiolo vanno bene anche i modelli divisibili): offre la massima protezione contro le abrasioni ma non contro una vettura che sopraggiunge dalla corsia opposta. Ricorda che la strada non è una pista e che un turno di prove libere in pista oggi costa davvero il giusto.
NON SI GUIDA MAI UNA MOTO INDOSSANDO MAGLIE A MANICHE CORTE, BERMUDA, COSTUMI, INFRADITO, CIABATTE, SANDALI... D'ESTATE PUò ESSERE SCOMODO INDOSSARE IL CORRETTO ABBIGLIAMENTO MA SE FAI UNA VISITA IN UN PRONTO SOCCORSO TI BASTERà ATTENDERE POCO PER VEDERE CORPI ABRASI E SPAPPOLATI PERCHè SI ANDAVA AL MARE CON IL 1000 DA 160 CV E LE INFRADITO OSANDO TROPPO NELLA GUIDA O SUBENDO QUALCHE TORTO DA AUTOMOBILISTI DISTRATTI. A te la scelta.
Uso del corpo
Posizione in sella
Potrà sembrarvi strano ma in sella è importante avere una posizione quanto più naturale possibile. E' scorretto tenere la schiena in posizione tale da dover stendere completamente le braccia ed è altrettanto scorretto stare eccessivamente caricati sull'anteriore piegato in modo da tenere troppo incurvate braccia e gambe. Il busto deve essere leggermente inclinato in avanti, le braccia devono essere leggermente flesse all'altezza del gomito e le gambe devono poggiare in modo naturale sulle pedane ove verrà esercitata la giusta pressione nelle fasi di accelerazione e nelle curve. In moto non si guida mai aggrappandosi al manubrio! Sul manubrio bisogna sempre spingere con egual forza da entrambi i lati (rettilineo, partenze, frenate) oppure con una forza leggermente superiore dalla parte verso la quale si desidera girare. Al contrario di quanto si pensa il corpo si deve assicurare alla moto spingendo sulle pedane con la forza delle gambe. Quindi mai aggrapparsi al manubrio se si desidera evitare pericolosi "sbacchettamenti". Ricorda il dito indice e medio sempre pronti ad agire su freno e frizione. Il tempo che le dita impiegano a passare dalla manopola al comando da azionare può sembrarti ridotto ma in realtà ti fa ritardare di molti metri l'inizio della frenata. Quindi dita sempre pronte!
Spingere o tirare il manubrio?
Quando vedete i piloti aggrapparsi al manubrio, in realtà, state osservando una sorta di effetto ottico... I piloti si spingono forte sulle pedane e avanzano leggermente con il corpo nelle accelerazioni più violente ma in realtà, sui semi manubri, stanno spingendo e non tirando. Le gambe che spingono sulle pedane ed il leggero avanzamento del corpo danno l'impressione che il pilota si sia aggrappato al manubrio ma così non è. Attenzione! Per motivi legati alle forze, momenti ed effetti (vedi ad esempio l'effetto giroscopico) che agiscono su un mezzo a due ruote, il manubrio viene ruotato a destra per andare a destra e a sinistra per andare a sinistra solo alle ridotte andature. Ovvero solo quando ci si muove quasi a passo d'uomo o si effettua un parcheggio. In realtà (e questo lo facciamo tutti senza accorgercene sin da quando abbiamo imparato ad andare in bici) su una moto/bicicletta si spinge leggermente in avanti sul lato sinistro del manubrio per voltare a sinistra e si spinge leggermente sul lato destro per andare a destra. Se così non facessimo la moto non curverebbe.
Regolazione comandi
Leve sul manubrio
Devono essere facilmente raggiungibili e non portare a dolori nei tendini per lo sforzo che si fa ad azionarle in posizione scomoda. Sulla stragrande maggioranza delle moto ormai vi è il registro che permette di avvicinare/allontanare i comandi al manubrio dalle manopole. Usateli! Ricordate inoltre che le leve sul manubrio, oltre ad essere avvicinate e allontanate dalle manopole, possono essere ruotate allentando leggermente i morsetti che le bloccano. Cercate di orientarle in modo tale da non dover torcere i polsi mentre guidate. Se guidate con i polsi piegati sentirete forti dolori ai tendini già dopo pochi chilometri.
Leve a pedale
Anche i piedi devono poter raggiungere in modo comodo i comandi di freno e cambio. Faticare a raggiungere un pedale o tenere i piedi curvi in malo modo per poterlo azionare, significa maggiore distrazione alla guida, rischio di incidenti (anche da soli) e dolori ad arti e legamenti.
Il passeggero
Quando carichi il passeggero devi aumentare la pressione della gomma posteriore del valore indicato nel libretto di uso e manutenzione della tua moto. Inoltre il passeggero non deve aver paura di accompagnare i tuoi movimenti. Se tu curvi a destra (in modo ovviamente da rispettare il codice stradale; per le corse ci sono altri spazi) e ovviamente pieghi leggermente verso destra, anche il passeggero dovrebbe fare altrettanto. Se il passeggero si oppone per paura, tenderai pericolosamente ad allargare la tua traiettoria e potresti finire contro mano.
Partenza e arresto
Si effettuano entrambe, neanche a dirlo, con il manubrio perfettamente diritto. In caso contrario (provate per credere) sarà molto più facile di quanto crediate perdere il controllo del mezzo. La moto è un mezzo che non sta in piedi da solo, è un mezzo privo di stabilità per natura... sta a voi mantenerla in equilibrio ed evitare quelle strane situazioni che vi possono catapultare per terra.
Distanze di sicurezza
Non possiamo prevedere le manie e le azioni stupide di chi ci precede, mantenere una buona distanza di sicurezza si rivelerà utile per poter completare un'azione con un 'vaffa' anzichè al pronto soccorso. Leggi i paragrafii "Spazio di arresto" e "Distanza di sicurezza e imprevisti" nella sezione "Guida Sicura - Auto" per avere un'idea della delicatezza del tema e dei numerosi fattori in gioco.
Curve
Traiettoria in curva
Su strada (situazione ben diversa dalla pista) è sufficiente tenere conto di due precisi parametri. Primo: decelerare leggermente in curva permette alla moto di scendere meglio in piega e seguire la curva. Ricorda però che forti decelerazioni possono addirittura farti cadere. Accompagna sempre la moto dolcemente dentro e fuori le curve e ricorda che quello che vedi in televisione, nelle gare, viene fatto con piste e asfalti particolarmente abrasivi, gomme in mescola ultratenere, sospensioni che possono costare decine di migliaia di euro e, cosa non da poco, con un intero team che segue il pilota e lo consiglia su come affrontare ogni curva... Secondo: accelerare in curva tende a raddrizzare la moto e a portarvi contromano, ragione per cui questa operazione deve avere inizio quando si vede l'uscita della curva. Mai al centro curva o, peggio, all'ingresso.
Curve cieche: puoi trovare sorprese.
Strade nuove, città che non conosciamo... una curva a raggio costante ma... Nell'ultimo tratto il raggio di curvaturea chiude e ci ritroviamo con un bel dritto a sorpresa. Se nell'altra corsia non viene nessuno è andata bene (in una direzione... mentre nell'altra andiamo per campi). Ma se viene su un'automobilista? Sembrano tutte banalità quelle che scrivo, ma in fondo pensateci bene, quante volte rispettiamo questo elenco di cose?
Buche in curva... non piegare!!
Sapete come appoggia un gomma motocilcistica in curva? Una semplice buca, con la gomma così piegata fa perdere instantaneamente il contatto a terra e quindi l'aderenza. Con conseguenze immaginabili. Il vostro amico corre lo stesso perchè ha montato le supercorsa? Lasciatelo fare, fregatevene. A me un ragazzo motorizzato aprilia rs 125 mi dava del coglioXX perchè io, motorizzato aprilia rs 250, guidavo su strada molto più piano di lui a detta sua che mi aveva visto più volte. Ora quando io chiesi a questo ragazzo dove era la sua moto, lui mi rispose che era caduto piegando in curva e prendendo una buca... Ora io mi domando: Chi è il coglioXX? Rendetevi conto che più il vostro mezzo è sportivo e più è rigido e quindi meno adatto a prendere buche. Per le buche ci vogliono assetti morbidi che assorbano le asperità. Se vi piace il RACE REPLICA come me, la pista è casa vostra.
Frenata
Freno anteriore
Si frena prima di entrare in curva. Mai dentro la curva. Frenare in curva anche solo leggermente causa un allargamento pericoloso della traiettoria. Frenare abbondantemente in curva causa il bloccaggio della ruota anteriore e la più che ovvia caduta. Quando un pilota o un semplice guidatore cadono per perdita di aderenza dell'anteriore, perdono gran parte della loro fiducia nel mezzo e in loro stessi. Evitate questa situazione.
Freno posteriore
L'utilizzo del freno posteriore in curva (in modo dolce) è consentito e serve per mantenere meglio la traiettoria ideale o per effettuare correzioni. Quando si agisce delicatamente sul freno posteriore la moto tende ad avvitarsi meglio nella curva e non punta più verso l'esterno, si riduce quindi il fenomeno del sottosterzo. Ciò può essere utile se avete preso la curva ad una velocità che un istante dopo ritenete un pochino alta per il livello di aderenza che l'asfalto sembra offrire, così cercate di ridurre la velocità, chiudendo un pelino la traiettoria e risollevando la moto senza che ci siano importanti trasferimenti di carico o variazioni di coppia motrice che vi possano far perdere stabilità.
Ostacoli
C'è un solo modo per evitare gli ostacoli: si frena più forte che si può continuando a puntare l'ostacolo e quindi senza tentare di svoltare a velocità troppo elevate, e poi una volta raggiunta la velocità più bassa che potete in relazione alla distanza che ancora vi divide dall'ostacolo, si lasciano i freni e si può agire sul manubrio per evitare l'ostacolo. Sterzare frenando è un'operazione da evitare assolutamente se non si vuol finire per terra in malo modo. Cercate inoltre di non osservare direttamente l'ostacolo se non volete finirci contro. E' dimostrato che osservare l'ostacolo porta inevitabilmente a colpirlo. Fissate lo spazio che volete raggiungere per evitare l'ostacolo e, in modo naturale, vedrete che i movimenti del corpo agevoleranno questa operazione. Mai guardare il problema ma osservare sempre la soluzione dello stesso.
Arti marziali
Tempo fa, parlando con un maestro di Judo, ho scoperto che chi è bravo nelle arti marziali è anche più bravo in caso di caduta da una moto. Questo significa che, in caso di incidente, conoscendo le tecniche con cui cadere, si riesce a procurare al proprio corpo una quantità di danni molto minore. Ovviamente bisogna avere tutte le protezioni precedentemente indicate. Non siamo indistruttibili!
I motori sono belli, la vita anche...
Non fate sciocchezze, non rovinate la vostra vita e quella degli altri. Andate in Pista!
Image's copyright: Ralph DTE